Luoghi Leopardiani

Tra le colline marchigiane sorge un “natio borgo selvaggio” dalla bellezza ancora intatta, conosciuto in tutto il mondo grazie a Giacomo Leopardi.

Tra le colline marchigiane sorge un “natio borgo selvaggio” dalla bellezza ancora intatta, conosciuto in tutto il mondo grazie a Giacomo Leopardi, il poeta che qui nacque nel 1798. Chi vuole viaggiare sull’onda emotiva e letteraria delle sue opere deve partire da Recanati incantevole perla incastonata tra Monte Conero, Mare Adriatico e Monti Sibillini. La cinta muraria intatta e bellissima si snoda sul crinale della collina e intorno scendono morbidi uliveti, vigneti e alberi da frutto. In piazza troviamo la Torre del Borgo che Leopardi cita nelle Ricordanze e la torre campanaria della Chiesa di Sant’Agostino che lui ribattezza “Torre del Passero solitario”.

 

Più oltre c’è la chiesa di San Vito che frequentava da bambino e l’Oratorio della Congregazione dei Nobili dove declamava i discorsi sacri. Nel nostro percorso sorpassiamo Palazzo Antici dove nacque sua madre Adelaide e imbocchiamo la Piazzuola del Sabato del Villaggio dominata dall’elegante Palazzo Leopardi, casa natale di Giacomo e dimora della famiglia dal XIII secolo. Al primo piano visiteremo la Biblioteca, che ospita oltre 20 mila volumi e che conserva ancora l’atmosfera originale di quando era percorsa dal Poeta. Nel seminterrato c’è il Museo Leopardi, un’esposizione che narra l’intero percorso della vita del poeta attraverso la ricca collezione di famiglia. Accanto al Museo si trovano le Cantine Storiche costruite tra il XVII e il XVIII secolo. Di fronte al Palazzo ci sono invece le antiche scuderie con, al primo piano, la Casa di Silvia. Più oltre ci aspetta presso la Chiesa di Santa Maria di Montemorello (XIII secolo) dove fu battezzato il 30 giugno.

Costeggiando il Palazzo Leopardi si raggiunge il Centro Nazionale di Studi Leopardiani con la finalità di promuovere nuovi studi e ricerche sull’opera del grande recanatese e poi parco del Colle dell’Infinito: luogo prediletto da Leopardi, da cui nel 1819 trasse ispirazione per comporre la celebre lirica L’Infinito. L’illuminazione odierna è frutto di una collaborazione tra lo scenografo Premio Oscar Dante Ferretti e la iGuzzini illuminazione S.p.A. A Recanati è presente anche il centro Mondiale della Poesia e della Cultura Giacomo Leopardi che ha sede all’interno del Monastero di Santo Stefano e ha lo scopo di divulgare l’opera leopardiana.

 

Non dimentichiamo (sull’onda di questo viaggio nella cultura) che nel Museo Civico Villa Colloredo Mels sono custodite quattro opere di Lorenzo Lotto tra cui l’Annunciazione (1533 1535), il suo dipinto più famoso e che Recanati ha dato i natali al celebre tenore Beniamino Gigli di cui potete visitare anche il museo collocato all’interno della Sala dei Trenta del Teatro Persiani. Un ultimo sguardo lo riserviamo alla casa di Nerina e alla Scalinata Nerina, che consente di raggiungere il Parco del Colle dell’Infinito. Lei morì giovanissima, ma vive immortale nelle Ricordanze: come ogni essere o luogo a cui lo straordinario poeta di Recanati dedicò un pensiero. Per maggiori info: www.infinitorecanati.it.